Giro d’Italia 2021, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2021.
TOP
Daniel Martin (Israel Start-Up Nation): Giornata perfetta per il corridore irlandese che stavolta non sbaglia niente. Perfetta la sua gestione dello sforzo e del suo ruolo di favorito nella fuga, scremando e poi staccando tutti i suoi compagin di avventura sulle due salite di giornata per poi resistere con intelligenza, centellinando i suoi sforzi, al ritorno degli uomini di classifica.
Simon Yates (Team BikeExchange): Continua il Giro folle del britannico che oggi si dimostra il più forte in salita, con una gamba che da lui ci si aspettava due settimane fa. In una salita cucita su misura per la sua esplosività, fa esplodere anche Bernal con i suoi scatti e riapre il Giro andandosi intanto anche a prendere un podio che sembra difficile possa perdere visto il distacco che ha saputo rifilare ai suoi avversari. Con questa gamba può ambire a qualcosa in più, ma non può più sbagliare.
Joao Almeida (Deceuninck-QuickStep): A Montalcino si lamenta per aver dovuto aspettare Remco e con il senno di poi non ha torto visto che anche in altre occasioni ha concesso tempo per stare con il giovane compagno. Oggi è infatti uno dei più brillanti in salita, tanto da essere il primo ad attaccare e l’unico a resistere alle sfuriate di Simon Yates. Gli sfugge la tappa, ma vista la sua crescita nei prossimi giorni potrà ancora cercare di prendersene un’altra e migliorare ancora il suo piazzamento in classifica.
FLOP
Egan Bernal (Ineos Grenadiers): Al netto di un distacco quasi invariato sul secondo, ancora molto confortevole, oggi il colombiano pecca di superbia nel voler seguire a tutti i costi un Simon Yates che in classifica non era preoccupante per lui. Con una migliore gestione, sfruttando un Daniel Martinez in stato di grazia e oggi tra i migliori in assoluto, avrebbe potuto perdere meno terreno e soprattutto dare mino fiducia ai suoi avversarsi.
Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech): Anche oggi mette i compagni davanti e si stacca sul più bello, anzi, anche prima. Alcuni fanno peggio di lui, che tutto sommato è bravo a gestirsi, ma non hanno l’aggravante di non comprendere il proprio corpo. Oltre a questo, oggi sembra dover dire addio ai sogni di un podio confermando un calo piuttosto netto in una terza settimana dalla quale invece ci si aspettava molto da lui.
Hugh Carthy (EF Education – First): Il podio era ad un soffio, ma ora i suoi sogni si sciolgono sotto il sole di Sega di Ala. Prova a stringere i denti a ruota di un generoso Alberto Bettiol, ma metro dopo metro, secondo dopo secondo, perde terreno e viene sorpassato da corridori che hanno saputo gestire meglio la salita finale.
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